|
|
| CITAZIONE (afullo @ 27/3/2024, 14:44) Sisi chiaro, era per dire che ai fan di Putin secondo i quali la Russia può vincere in qualunque momento grazie alle sue armi di distruzione di massa, andrebbe proposto il teorico (ma appunto praticamente impossibile) scenario italo-francese, per mostrare loro come gli equilibri internazionali odierni sono tali per cui (almeno oltre un certo limite) gli altri non stanno a guardare se tu riversi tutta la tua potenza su uno più debole... Ovviamente quello che sostieni qui è giusto, non posso che concordare. Comunque, al di là dei brutti ricordi, dei rancori, dei dispetti e delle insofferenze che possono esistere fra l'una e l'altra Nazione delle Alpi Occidentali, resta il fatto che minacce dirette alla nostra integrità territoriale non ve ne sono in nessuna parte delle nostre frontiere continentali. Poi è da dire, in onestà intellettuale, che i piccoli territori alpini, tra cui l'Alta Roja, che abbiamo perduto nel 1947 ce li siamo un po' cercati. Non solo dichiarammo guerra alla Francia, ma prima abbiamo annesso di fatto nella parte centro nord dell'arco alpino poco più di 800 kmq. di territorio francese, mentre, nella parte sud, nella costa, la città di Mentone e occupammo Nizza ed oltre nonché la Corsica nel 1942. Come si dice? La guerra la si inizia in un certo modo ma non si sa quando e come la si finisce. Mai più aggressioni, ma dobbiamo essere molto forti militarmente, comunque. La rettifica di confine sulle Alpi Marittime nel 1947. la più significativa tra quelle concesse alla Francia (560 kmq. su di un totale di 709 kmq.)
|
| |