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| CITAZIONE (simon1971 @ 2/1/2012, 01:19) CITAZIONE (mcarbone1973 @ 1/1/2012, 18:41) Il censimento dopo il primo conflitto ha rivelato una maggioranza numerica di italiani in Istria. Pertanto la descrizione di questo conflitto come "guerra di agressione" e' almeno discutibile. Se avessero optato per una regione di bilinguismo e maggiore autonomia (simile all'alto adige) piuttosto che un'italianizzazione brutale, le tensioni sarebbero state minime. Marcus Anche se nel Ventennio l'Italia non avesse optato per l'italianizzazione della minoranza slava in Istria, le cose non sarebbero cambiate , giacche' sin dall'Ottocento attizzati dagli Asburgo i craoti avevano intrapreso la pulizia etnica dove possibile.Proprio durante questa pulizia etnica gli italiani in Dalmazia scesero dal 30% al 2% tra 1800 e 1911. L'unico modo per evitare la pulizia etnica in Dalmazia, Istria e Carso era non perdere il dominio di quelle terre.Non ci potevamo aspettare nulla dagli slavi dopo un secolo di attizzamento su di loro fatto dagli asburgo per vendicarsi del Risorgimento. Sì, i rapporti italo-slavi in quella regione erano già parecchio compromessi. C'è un intero topic dedicato al comportamento degli Austro-ungarici verso gli Italiani ed i Slavi scritto da Tullio. Il fascismo esacerbò certo le rivalità e le contrapposizioni, ma si deve, però, altrettanto dichiarare che i nazionalismi di ogni genere erano molto attivi in tutte le parti d'Europa, in quel periodo.
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