CITAZIONE (_Raziel_ @ 26/1/2013, 23:44)
ma a parte queste frizioni, secondo me artificiali in gran parte, l'Italia ha sbagliato proprio politica volendo fare la "grossa" con la Grecia. La Grecia era, ed è, un piccolo paese, mettersi contro di lei è come sparare sulla croce rossa, ottenendo peraltro vantaggi risibili. Molto meglio sarebbe stato addivenire ad un sano compromesso ed anzi appoggiare efficacemente la Grecia in funzione antiturca, dove, lì sì, c'era da guadagnare "parecchio", per parafrasare Giolitti.
La Turchia sarebbe potuta essere smembrata se l'Italia non avesse fornito un'imponenente aiuto alla stessa, e l'Italia si sarebbe tenuta Adana con i suoi enormi giacimenti di Carbone (un periodo in cui l'industria a petrolio ancora non era decollata), e il suo importante porto che ci avrebbe dato, assieme a Rodi, una posizione molto forte nel Mediterraneo orientale.
MA invece si è scelto di fare sempre il muso duro con la Grecia, sperando di ottenere non si sa cosa, rischiando seriamente che venisse ad essere inglobata dalla Turchia, di nuovo, e macchiandoci così di un crimine storico ben peggiore della nostra successiva partecipazione alla seconda guerra mondiale.
Io personalmente trovo che, finché esisterà uno stato, tanto peggio se turco e islamico, ma diciamo uno stato così grosso e popoloso, e pericoloso, in Anatolia e sugli Stretti, non è e non sarà mai nazionalisticamente saggio indebolire la piccola Grecia ed aiutare quel colosso di là dello Ionio, a meno che i due paesi non si fondano, come nel caso bizantino prima e ottomano poi, in quel caso la guerra sarebbe quasi automatica se non vogliamo rischiare di perdere tutte le nostre posizioni balcaniche e forse lo stesso Sud Italia.
Effettivamente io più che parteggiare per una o per l'altra (in questo caso ho sempre qualche preferenza per la turchia) l'italia avrebbe guadagnato molto nel presentarsi come "arbitro" tra i due di volta in volta.
Cercando di "mediare" tra i due ottenendo di fatto vantaggio da entrambi, tra l'altro anche qui invece dell'annessione "tour court" dell'albania, svolgere lo stesso ruolo mediatore tra albania e grecia.
Ovviamente non sempre a favore di turchia e albania ma appunto mediando, in modo che l'italia fosse "padrone" delle 2-3 nazioni del mediterraneo orientale ed egeo.
Mettendoci però anche qui in opposizione con la uk, che tenendo cipro, di fatto già svolgeva questa funzione.
Per adana l'averla "lasciata" ai turchi in cambio ottenemmo contratti commerciali "vantaggiosi" con i turchi che di fatto ci lasciarono tutto il carbone a prezzi irrisori, se confrontati al costo del mantenere una guarnigione ed una occupazione del territorio.
E questo già ci dava amicizia della turchia.
Con la grecia considerando quando le isole greche, da corfu a creta sotto venezia e da chio sotto genova (dove su una popolazione di 30000 abitanti nel 1822, circa 1/4 era di origine genovese, tra l'altro la maggior parte della flotta mercantile greca è attualmente per un 80% in mano a famiglie di armatori di chio alcuni con chiari cognomi italiani). Vi erano comunità forsi bilingue greco ed italiane, si poteva sfruttare questo "ponte" per avere la loro amicizia.
Per l'albania è lo stesso.
Insomma si poteva davvero diventare arbitri dei rapporti albanesi-greci e turchi eppure si scelte la via dell'aggressione, forse per guadagnare, qualche "isoletta" come corfu o chio.
Di base in quella zona si scelse di attaccare sempre e cmq la grecia (vorse perchè si riteneva, non a torto, che la grecia fosse un fantoccio inglese) dove si doveva utilizzare diplomazia.
Ed in altre zone, sopratutto in dalmazia, dove si doveva utilizzare la forza, si è sempre scelto la diplomazia.
Tanto per ricordare che gli italiani, oltre che a corfù erano anche a chio, nel censimento del 1855 gli "armatori" dell'isola di chio avevano quasi tutti cognomi latini e principalmente di origine ligure:
Braggiotti, Bragiotti, Carco, Caro, Castelli, Charo, Cochino, Coresi, Coressi, Corpi, Doria, Gaidani, Gallizi, Giro, Giustiniani, Isidoro, Jobini, Jobiori, Justiniani, Magnifico, Marcopoli, Marcopolo, Massoni, Nomico, Petier, Piperi, Renaccio, Tubini, Vegeti, Xenopoulo, Zoratelli.
Insomma, se devo fare "irredentismo" per corfù, ci metto dentro anche chio.