|
|
| Posso andare controcorrente?
La notizia è vecchia di anni, ma l'argomento è sempre attuale. Non mi fido di nessun ravvedimento dell'ANPI, né credo che sia una buona cosa semmai dovessero farlo davvero.
Mi spiego meglio, tutto questo avviene perché il dramma delle foibe è entrato forzatamente nel perimetro del politicamente corretto accettato, in quanto portato avanti anche dai partiti "giusti" e sdoganato a livello di Quirinale. Se Ciampi, Napolitano e Mattarella ne parlano allora cambia l'ordine di scuderia, non è più una roba per fascisti nostalgici, è qualcosa che anzi bisogna rispettare perché rientra nei ristretti limiti del pensiero dominante e delle opinioni concesse.
Non so quale sia il motivo di un tale cambiamento, è probabile che sia un misto di residuale anti-comunismo dovuto quasi come favore al padrone d'oltreoceano e per mantenere una parvenza del ricordo della guerra fredda, e di europeismo da vetrina per giustificare l'inclusione dei paesi della ex-Jugoslavia nella UE.
Alla fine è una sorta di contentino per le sparute destre italiane che ancora insistevano sull'argomento e farle smettere, è un feticcio di nessuna utilità per noi ma con la precisa funzione di disinnescare ogni possibile irredentismo e garantire la pace perpetua, fingendo contrizione per quello che è stato perduto. Non è un caso infatti che Slovenia e Croazia l'abbiano presa piuttosto male, pur accettandola, loro volevano manetenere l'ostilità, ben sapendo di essere dalla parte vincente, e si seccano non poco di dover ammettere una qualche colpa, anche se in maniera molto vaga.
Sinceramente credo che la cosa ci faccia più male che bene. E poiché l'ANPI è il male assoluto, io diffido per principio di qualunque cosa facciano. Di solita la cosa giusta è il contrario.
|
| |