| Buongiorno a Tutti,
sono nuovo di questo forum, che trovo interessantissimo e per il quale mi complimento con i membri. Chiedo sin d'ora venia per i molti lapsus calami che riempiranno i miei scritti, poiché da molti ormai non uso più l'italiano come lingua veicolare (oltre a non disporre di una tastiera del PC QWERTY)
Detto ciò passo subito alla mia riflessione.
Premessa Storica:
Sono nato da una famiglia originaria da almeno 5 secoli (le ricerche genealogiche che ho fatto si sono fermate ai primi anni del '500 della Kanaltal /Kanalska dolina in italiano Val canale. L'ultima propaggine (oggi Italiana) nella regione Friuli-Venezia-Giulia, confinante a nord con la Carinzia Austriaca ed ad est con la Repubblica di Slovenija.
Da parte Materna, TUTTI e ripeto TUTTI sono ancora oggi locutori di madrelingua TEDESCA e SLOVENA (oltre a comprendere ed esprimersi correttamente in lingua Friulana ed Italiana). Da parte Paterna invece (anche lì sono rimontato fino a circa la metà del '500) TUTTI i membri sono Italiani dal 1866, ma vengono dalla vallata vicina, (il comune è montano ed il territorio confina oggi con l'Austria) e dista dal comune di Tarvis/Tarvisio (luogo d'origine materno) circa 30 km in linea d'aria. Da parte paterna TUTTI sono di madrelingua FRIULANA (dal 1948 Italianizzati) ma si esprimono normalmente in FRIULANO - Utilizzando il tedesco come lingua Franca, e l'Italiano solo con l'amministrazione.
Detto ciò:
da parte Materna i miei antenati hanno partecipato alle prime opzioni a fine prima guerra mondiale (trattato di Saint Germain - poi accordi di Rapallo) per il Regno d'Italia - ma con la clausola di poter mantenere la propria Lingua madre (il tedesco) a scuola, e nella vita pubblica.
Tale clausola con l'avvento al potere della dittatura fascista in Italia è venuta meno - i nomi e cognomi dei miei avi materni sono stati Italianizzati, e giungiamo quini alle Opzioni del 1939, quando a quel punto i miei avi optano per la Germania.
La guerra finisce e (vi tralascio le tristi vicende legate alle campagne di pressione psicologica che gli Optanti dovettero subire sentendosi stretti tra la morsa che da un lato li avrebbe visti come "nazisti" dall'altro come "comunisti" (Jugoslavi) dall'altra come "fascisti" e dall'altro ancora come "fuoriusciti") quando in realtà erano semplici contadini che soltanto NON PARLAVANO ITALIANO e volevano stare con lo Stato che culturalmente era loro più vicino.
Finita la guerra dunque, pur di tornare alle loro case (La Germania non aveva fatto seguito all'Opzione liquidandone i beni) RIOPTANO a seguito del Gruber-Degasperi Abkommen per l'Italia.
Il problema però è che se da un lato la loro storia aveva seguito quella del Sudtirol/Alto Adige fino a qualche anno prima, dall'altro si trovano a fine guerra totalmente LASCIATI A SE' STESSI.
Numericamente la Kanaltal contava solo 6000 abitanti, quindi era facilmente Italianizzabile (contro gli almeno 275.000 germanofoni del Sudtirol) molti optanti (quelli che avevano ricevuto casa in Austria) erano rimasti lì...mentre dal sud Italia tantissime famiglie erano giunte in Valle, snaturandone la componente etnico-linguistica...per concludere poi, nel Gruber-Degasperi Abkommen la Repubblica Federale d'Austria, veniva dichiarata GARANTE DELL'ACCORDO per IL SUDTIROL ma NON PER LA KANALTAL.
La lingua a scuola quindi diventa SOLO quella Italiana (il tedesco e lo sloveno lo si parlavano a casa...ma si aveva quasi paura a farlo, poiché se a scuola ci si faceva sorprendere a parlare in queste lingue dalle maestre, noi bambini - negli anni '80 - venivamo puniti ed obbligati a scrivere tantissime volte frasi del tipo "alla scuola Pubblica Italiana, devo parlare in Italiano".
Il tedesco quindi numericamente si perde, stessa cosa per lo sloveno, a scapito del Friulano (numericamente consistente - per l'immigrazione friulana in valle che aveva rimpiazzato i partenti a seguito delle Opzioni) e dell'Italiano.
NON ci viene concessa nemmeno la scuola in TEDESCO o in SLOVENO (poiché non appartenenti al Gruber-Degasperi Abkommen) - la scuola trilingue fu concessa solo nel 2005...
dopo questa lunga (ma a mio parere importante) introduzione, veniamo alla domanda:
PER VOI E' GIUSTO CHE LA KANALTAL / KANALSKA DOLINA / VAL CJANAL / VAL CANALE sia Italiana?
vero è che lo spartiacque alpino arriva a Zabnice /Seifnitz / Camporosso nel comune di Tarvis /Tarvisio, ma lì le alpi sono molto basse, e non vi è grande differenza altimetrica tra Pontafel/Pontebba (il primo dei comuni della valle) ed il Confine di Stato Odierno di Coccau / Goggau.
Storicamente quella valle è SEMPRE STATA LEGATA ALLE TERRE AUSTRO-UNGARICHE, numericamente è poco consistente, povera economicamente, e trilingue da TEMPO IMMEMORE.
Nel 1919 però fu annessa al regno d'Italia...
Io (e credo lo si possa dedurre dal mio scritto, PUR ESSENDO DI LINGUA ITALIANA poiché imparata a scuola a suon di "punizioni" ) non mi sento MINIMAMENTE ITALIANO, per me l'Italia è una Terra Straniera che ha annesso la mia terra natale. Ho il passaporto Italiano, ma non mi sento Italiano, Ho il passaporto Francese (per matrimonio) quello Svizzero (per naturalizzazione) ma pur non essendo Austriaco, culturalmente mi sento più vicino a Wien che a Roma.
Ho provato a chiedere la naturalizzazione Austriaca, ma per una beffarda legge, non ho potuto ottenerla (poiché per via materna la cittadinanza non poteva essere trasmessa fino al 1983, ed io nacqui pochi mesi prima). Sono andato a ricorso ma poche sono le speranze (il ricorso è ancora pendente)...
Anche se però da molti anni vivo lontano dalla mia terra natìa, provo oggi gli stessi sentimenti che provavo nel passato.
NON vorrei con questo mio intervento attirarmi le Ire di qualcuno, poiché non critico NULLA e NESSUNO...ho solo esposto dei fatti verificabili e verificati (che tra l'altro ho provato anche sulla mia pelle da bambino...)
desidero solo comprendere dialetticamente come in Altre zone d'Italia la sensibilità riguardo le Annessioni territoriali dell'Italia del passato, di terre storicamente NON ABITATE DA ITALOFONI, siano considerate.
Chioso dicendo che NON HO NULLA CONTRO L'ITALIA, Anzi, la Rispetto (volutamente con la lettera maiuscola) come TUTTI I PAESI meritano rispetto.
Il problema è che per me, nato dalla generazione successiva a quella della seconda grande guerra, il concetto di Patria è molto Sbiadito (tra l'altro non ho fatto per motivi di studio e poi di riforma il servizio Militare Italiano)
NON MI SENTO ITALIANO (anche se ho il passaporto Italiano), Ma non sono nemmeno Austriaco (non ho legami giuridici con Wien), Tedesco men che meno, lo sloveno (dilettale) lo parlo e lo capisco ma NON MI SENTO SLOVENO, possiedo anche il passaporto Francese e Svizzero, ma pur Rispettando al massimo questi Paesi (Paese di residenza l'uno, di lavoro l'altro), non li sento come miei.
Mi sento kanaltaler / Valcanalese... ma questo è un puro concetto astratto...non un concetto giuridico.
Come vedete questa situazione? ce ne sono altri che vivono gli stessi "conflitti identitari?"
Un grazie a tutti coloro che mi daranno il proprio contributo
Edouard
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